Il Metropolitan, all’inizio del Tridente su Via del Corso, si trasformerà in un punto vendita di Benetton. “Solo una saletta da 90 posti rimarrà come un simulacro, anzi, un contentino per tacitare le coscienze”. Lo comunica in una nota Italia Nostra Roma.
“La delibera dell’allora sindaco Rutelli sulle sale cinematografiche era chiara ed ineccepibile,- prosegue la nota – Veltroni diede un contributo consistente alla tutela dei cinematografi. Italia Nostra Roma si chiede perché con due delibere ineccepibili da applicare, ci si inventa soluzioni inaccettabili che vanno solo nella direzioni di congestionare il centro storico con funzioni commerciali ERRATAMENTE attrattive per l’equilibrio, ormai precario, del Tridente e non solo. Fuori i cinema, dentro 1.500 mq di vestiti che ballano……”.
L’edificio ha accompagnato più di un secolo di storia della città: costruito nel 1909 come grande magazzino, nel 1911 è diventato il Cinema Teatro Americano per cambiare nome in Metropolitan dopo la ristrutturazione del 1948. Il cinema era costituito da un’unica sala da 1.600 posti comprendente una platea e due gallerie, nel 2000 completamente demolito e trasformato in multisala.
Prima della chiusura il cinema si distingueva per la proiezione di spettacoli in lingua originale – in una delle sale -, che però non rispondeva più alle esigenze del mercato ed ha iniziato la sua discesa verso la conclusione dell’attività. Così da dicembre 2010 l’edificio è abbandonato ed è principalmente un riparo per chi non ha fissa dimora. Solo tre mesi fa la chiusura del cinematografo Fiamma.