“Sono appena uscito dall’ospedale Regina Margherita. Le condizioni del piccolo Eytan ci danno tanta speranza. Lo ha scritto sui social, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
“Non ci sono danni cerebrali, né agli organi interni. Oggi insieme all’Ambasciatore di Israele in Italia ho cercato di trasmettere tutto l’affetto del Piemonte ai nonni e alla zia di questo bimbo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone” ha aggiunto ancora. Eytan “in ebraico significa forte. E in questo momento così buio, la tua forza è per noi luce. Siamo tutti con te Eytan” ha concluso.
Il sistema du freni non ha funzionato
Il cavo si è tranciato e il sistema di freni di sicurezza, pacificamente, non ha funzionato, perché altrimenti la cabina si sarebbe bloccata, ha spiegato in giornata il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che indaga sull’incidente che ha provocato 14 morti. Il sistema frenante “ha funzionato invece per l’altra cabina, che si è bloccata”. Per quanto riguarda la cabina precipitata, ha spiegato Bossi, “è slittata a valle senza che il sistema di emergenza sia entrato in funzione. Questo è verosimilmente successo e questo è oggetto di indagine” ha chiarito. Si valuterà se la causa del cedimento è stata causata “da un malfunzionamento o altro: è chiaro che è un fatto meccanico, però dobbiamo capire qual è”.
Tra le ipotesi di reato, quella “di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose per il bambino sopravvissuto e di disastro colposo”, ha spiegato Bossi. Per il momento non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati perché bisogna “avere un quadro esaustivo anche di tutti i soggetti giuridici che sono interessati a vario titolo alla gestione, revisione e proprietà dell’impianto”.
Giovannini, istituita Commissione del ministero
Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili “già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura”. Lo ha affermato il ministro Enrico Giovannini, nel vertice a Stresa con il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per il tavolo tecnico con le autorità locali sull’incidente.
“È importante capire le ragioni dell’incidente e aiutare chi è stato colpito, su questo sono impegnate tutte le istituzioni”, ha ribadito il ministro Giovannini, nel corso della conferenza stampa. “È essenziale che tutti mettano a disposizione la documentazione ma soprattutto che ci sia uno spirito di collaborazione tra tutte le istituzioni anche nelle fasi successive dell’indagine. Un pensiero particolare al bambino ricoverato in prognosi riservata a Torino. L’assistenza ai familiari delle vittime è cruciale, le azioni già messe in atto non devono terminare spenti i riflettori”, ha aggiunto il ministro. Anche il capo della Protezione civileCurcio ha espresso “profondo cordoglio per le vittime di questa terribile tragedia, il mio abbraccio va ai loro cari. Grazie a tutti gli operatori della Protezione civile intervenuti ieri nelle difficili operazioni”.